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Incentivi auto con Decreto Rilancio: come funziona l’ecobonus

auto elettriche

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Nel Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale qualche giorno fa, vi sono anche fondi destinati all’ecobonus per gli incentivi auto. Ecco come funziona.

Incentivi Auto

Il Decreto Rilancio prevede un ecobonus per incentivare così i cittadini ad acquistare auto a mobilità sostenibile. Gli incentivi andranno da 1500 euro a 6.000 euro sul prezzo di listino del veicolo che verrà immatricolato. Queste variazioni dipendono dalle emissione del veicolo, dalla tipologia dello stesso e dal fatto che esso venga acquistato con o senza la rottamazione. L’ecobonus in sostanza, cerca di migliorare la qualità dell’aria e di ridurre l’inquinamento attraverso la mobilità sostenibile.

I contributi, nel dettaglio, saranno i seguenti: 6000 euro con la rottamazione per veicoli che hanno emissioni da 0 a 20 g/km di anidride carbonica. Senza la rottamazione, il totale del contributo sarà invece 4000 euro. Il contributo è, invece, di 2500 euro per veicoli che hanno emissioni da 21 a 70 g/km di anidride carbonica, con rottamazione. Senza rottamazione, invece, si avrà contributo di 1500 euro.

Ricordiamo, inoltre, che il Governo ha inoltre previsto una ecotassa per andare a scoraggiare tutti i cittadini che vogliono acquistare veicoli più inquinanti. Vi sono state numerose polemiche da parte dei consumatori in relazione a ciò e, conseguentemente, è stato deciso che tale disposizione non riguarderà tutte le vetture.

Tra i modelli che rientrano nel Decreto Rilancio ricordiamo alcuni modelli dell’Audi, della Mercedes, Renault, Peugeot, Opel, Nissan, Mitsubishi, Mini, Kia, Hyundai, Ford, Ds, Citroen e Audi.

I destinatari del contributo è colui che acquista, anche sotto forma di locazione finanziaria, e immatricola in Italia sia veicoli di categoria M1 che L. I primi sono destinati al trasporto di persone, con 4 ruote e massimo otto posti a sedere con i seguenti requisiti: nuovi di fabbrica, con emissioni di Co2 non superiori ai 70 g/km, acquistati ed immatricolati in Italia dal marzo 2019 al 31 dicembre 2021, con prezzo di listino ufficiale inferiore a 50.000 euro Iva esclusa. I secondi, invece, sono ciclomotori e motocicli da L1e a L7e, senza limiti di potenza, con questi requisiti: elettrici o ibridi, nuovi di fabbrica, acquistati e immatricolati in Italia nel 2019 o 2020.

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