Mercato Auto Usate: segnali positivi dal 2020

mercato auto usate

Il 2020 sembra essere un buon anno per il mercato auto usate. A giugno, infatti, sono arrivati segnali positivi da questo settore.

Mercato auto usate

Dopo alcuni mesi negativi caratterizzati dal lockdown, a giugno sembrano arrivare segnali di grande positività da parte del mercato auto usato. Il bilancio del mese di giugno, infatti, si è chiuso positivamente, con incrementi che sono addirittura a due cifre per le motociclette. I passaggi di proprietà delle autovetture sono cresciuti in particolare del 6,6%. Per ciò che riguarda i numeri nel dettaglio, ogni 100 vetture nuove, ne sarebbero state vendute 191 di usate nel mese di giugno. 183, invece, nell’intero primo semestre del 2020. Consideriamo, ovviamente, che nel primo semestre vi è stato il lockdown, che ha fermato il mercato auto usate e non.

Anche per ciò che riguarda le ibride a gasolio e le auto elettriche, il settore dell’usato si è comportato molto bene. Si è avuto un 154,3% in più di minivolture, con un 50,5% in più di passaggi netti per le auto elettriche. I numeri delle ibride a gasolio, invece, si attestano in 179% in più per i trasferimenti netti e in +205,6% per le minivolture.

Ricordiamo, inoltre, che il mercato del nuovo è ancora fortemente negativo, proprio per ciò che riguarda il lockdown. E’ vero anche che nel giugno 2020 si sono iniziati a registrare i primi risultati positivi anche per le prime iscrizioni. Le ibride a benzina hanno registrato il 94%, le auto elettriche il 132% in più, le ibride diesel il 28,4%. Se facciamo, invece, riferimento alle motociclette, le minivolture hanno effettuato un aumento mensile del 39,9% per i passaggi di proprietà.

Per ciò che riguarda il mercato auto complessivo in Europa, le previsioni ci parlano però di una possibilità di chiudere con un calo del 25%. Ovviamente è tutto da definire: le stime sono state effettuate da ACEA, cioè dall’associazione europea dei produttori di automobili. E’ possibile che le previsioni siano “sbugiardate” dagli incentivi che potrebbero arrivare.

Mercato auto, timidi segnali di ripresa a giugno

mercato auto

Sono molto timidi i segnali di ripresa del mercato dell’auto nel mese di giugno 2020, ormai volto al termine. Cerchiamo di saperne di più.

Mercato auto

I primi 25 giorni del mese di giugno sono stati caratterizzati da immatricolazioni in calo soltanto del 10.79%. Il mercato italiano dell’auto continua ad offrire grandissime occasioni, anche per superare questo momento di difficoltà economica. Le case automobilistiche, infatti, hanno effettuato grandi sconti e campagne eccezionali per risvegliare il mercato.

Dopo un marzo caratterizzato (per forza di cose) dal -85% delle immatricolazioni rispetto all’annata precedente e dopo un aprile quasi azzerato (-98%), si è poi registrato un maggio in lentissima ripresa, che si è attestato in un -50%. Giugno, adesso, sembra voler far tirare un sospiro di sollievo rispetto ai mesi precedenti. E’ possibile, in ogni caso, che molte delle registrazioni riguardino pratiche inevase durante le settimane di lockdown. Dal 1 gennaio al 25 giugno, il mercato ha complessivamente perso il 46,88%, pari a 534.516 unità.

Che cosa si prevede per i mesi futuri del 2020? Le previsioni, secondo le associazioni di categoria, si attestano intorno a 1,3 oppure 1,5 milioni di immatricolazioni, contro gli 1,9 milioni del 2019. Si tratta di un comportamento più che normale. Nel 2021, invece, è prevista una ripresa sotto i 13,6 milioni.

Per adesso non sono ancora arrivati i tanto agognati incentivi statali. Non vi è, infatti, nessun accordo politico che faccia mettere in moto il sistema. Almeno fino a settembre, non dovrebbero esservi novità in questo ambito. Per adesso, l’unica certezza sta nell’Ecobonus di cui abbiamo già parlato, per ciò che concerne le auto con emissioni di CO” sotto i 60 g/km. Ciò vale, quindi, per le vetture elettriche e per quelle ibride plug-in. Incentivo va dai 6000 ai 1500 euro, a seconda delle emissioni e delle rottamazioni di un’auto inquinante.

Piano piano si sta tornando alla normalità, come si evince da questi dati. Sono ancora lontani, però, i tempi pre lockdown, come si può ben capire. Resta il fatto che comprare un’automobile adesso non è mai stato così vantaggioso.

Mercato auto, grazie agli ecobonus si preferiscono le vetture elettriche

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Gli italiani stanno già utilizzando l’ecobonus 2020. Le indagini rivelano come molti di loro si siano orientati verso le auto elettriche.

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E’ netta la prevalenza di scelta per le auto elettriche da parte degli italiani, come emerge dai dati che sono stati recentemente diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico. Molte persone hanno, infatti, registrato una preferenza di acquisto, senza la contestuale rottamazione dei veicoli usati. Si parla di quasi 11.000 auto comprate senza consegnare un vecchio modello in rottamazione, contro le poco più di 3000 unità acquistate con rottamazione.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, inoltre, afferma che la maggior parte dei veicoli che sono stati acquistati con l’ecobonus rientra nella fascia delle auto elettriche pure, cioè quelle che rientrano tra 0-20 g/km di Co2. Hanno, invece, riscontrato un successo minore le ibride plug-in, cioè quelle vetture che sono inserite nella fascia tra 21-70 g/km di Co2: di queste, infatti, vi sono state meno di 3000 prenotazioni, secondo i dati che provengono dal Ministero.

I contributi statali, ricordiamo, valgono dai 6000 euro ai 2500 euro per chi acquista un’auto elettrica “pura”. In alternativa, valida anche l’opzione ibrida ricaricabile ad una presa di corrente, con tanto di rottamazione di un vecchio veicolo. In caso contrario, l’incentivo scende da un massimo di 4000 euro fino ad un minimo di 1500 euro.

Sappiamo bene come la politica italiana sia attualmente divisa. Ci sono quelli che vorrebbero estendere il bonus ad una terza fascia di veicolo e quelli che, invece, vorrebbero mantenere tutto così.

Tra i primi c’è chi vorrebbe prevedere un bonus di 4000 euro (diviso tra contributo statale e sconto in concessionaria) per chi compra una vettura Euro 6 con rottamazione di un veicolo più vecchio di almeno 10 anni. Tale misura, ricordiamo, varrebbe fino al 31 dicembre 2020. In caso contrario, senza rottamazione il bonus verrebbe dimezzato. Il dibattito a livello politico ancora non si è concluso: dobbiamo, quindi, ancora aspettare per sapere di più su ciò che verrà deciso ufficialmente.

Mercato auto dopo Coronavirus: calo di vendite di oltre il 70%

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L’emergenza Coronavirus ha avuto un impatto molto negativo sul mercato auto. Ad aprile 2020 c’è stato un calo di vendite del 76,3%

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Come ha inciso il Coronavirus sul mercato auto? Con la maggior parte dei concessionari chiusi per tutto aprile, l’impatto è stato ovviamente negativo. Si stima che il numero di auto acquistate sia sceso a 270.682 unità rispetto alle 1.143.046 di aprile 2019.

A subire le perdite più significative sono state l’Italia e la Spagna, paesi in cui il Covid-19 ha fatto sentire di più nel mese di aprile la sua incidenza. Le immatricolazioni sono state in calo rispettivamente del 97.6% e 96,5%. Non si sono salvati nemmeno gli altri mercati europei, dove si sono registrati cali del 61,1% in Germania, mentre la Francia ha registrato una contrazione dell’88,8%.

Da gennaio ad aprile 2020, invece, la domanda delle nuove autovetture nell’Unione Europea (dove, ricordiamo, non è incluso il Regno Unito), ha avuto una contrazione del 28,5%, a causa del negativo impatto del Coronavirus. Le immatricolazioni sono, infatti, diminuite della metà in ben tre dei quattro mercati chiave dell’Unione Europa. Ci riferiamo soprattutto all’Italia, che ha registrato un -50,7%, alla Spagna (-48,9%), Francia (-48%) e Germania (-31%).

Non esistono ancora dati esaustivi per il mese di maggio 2020, ancora da terminare. I primi 15 giorni del mese, però, hanno registrato un -36% di vendite, corrispondenti a circa 32.000 vendite. La vettura più venduta nel periodo che intercorre tra il 1 maggio ed il 15 maggio è stata la Fiat Panda. Di questo modello sono stati, infatti, venduti 931 esemplari. In seconda posizione troviamo, invece, la Lancia Ypsilon, che ha venduto 54 esemplari, registrando così un +671,4% rispetto ai primi quindici giorni del mese di maggio 2019. Nelle altre posizioni ricordiamo anche la Jeep Compass e la Jeep Renegade.

Per ciò che riguarda, invece, il noleggio a lungo termine spicca la Fiat Tipo. Nella classifica del noleggio a breve termine troviamo, invece, al primo posto la Fiat 500X, con 16 esemplari, mentre la Fiat 500 ha avuto un incremento di 15 esemplari.

Coronavirus, Volkswagen prolunga lo stop degli impianti

Coronavirus

La diffusione del coronavirus ha generato gravi problemi non solo al sistema sanitario, ma anche e soprattutto al sistema economico. La casa automobilistica tedesca prolunga lo stop degli impianti di produzione al 19 aprile, cosa che porterà ad un grave danno economico.

Coronavirus conseguenze

L’espansione del Covid-19 sta generando serie problematiche anche lato economico a moltissime realtà imprenditoriali. Una di queste è sicuramente la Volkswagen, casa automobilistica tedesca che ha annunciato di prolungare la chiusura forzata degli impianti di produzione fino al 19 aprile. Il prolungamento di 5 giorni (inizialmente la riapertura era prevista per il 14 aprile) potrebbe costare una perdita di 1/2 miliardi di euro, in virtù dei dati già disponibili sulla perdita economica derivata dalla chiusura annunciata il 17 marzo.

Se dovesse proseguire il trend negativo, infatti, si prospetta una perdita di 2 miliardi a settimana. Il prolungamento della chiusura forzata pare sia attribuibile, però, non solo al tentativo di contrastare la pandemia ma anche ad un vistoso calo della domanda di veicoli nei mercati europei. Più precisamente, le fabbriche coinvolte nel provvedimento annunciato sono: Dresda, Emden, Osnabrueck, Wolksburg, Zwickau, Hannover, Brunswick, Kassel, Salzgitter, Chemnitz e Sitech.